Il primo intervento sperimentale con cellule staminali in Usa per guarire la maculopatia è stato eseguito al Clinical Center dei National Institutes of Health, a Bethesda (Usa). Il paziente operato era affetto da degenerazione maculare secca e gli è stato applicato al centro della retina un lembo di tessuto ricavato da cellule staminali estratte dallo stesso e fatte evolvere in cellule retiniche.
Era da tempo che si era individuata nelle cellule staminali la via per guarire/curare una delle patologie oculistiche più diffuse, anche grazie all’aumento dell’età media della popolazione. La maculopatia è data dalla degenerazione delle cellule della ‘macula’, quella porzione centrale della retina che permette la visione distinta, di fissare qualcosa, di leggere. Ci sono due forme: secca e umida. Per questa ci sono cure farmacologiche efficaci, ma per la prima non c’è ancora nessuna cura, per cui chi ne viene colpito non riesce più a leggere, a mettere a fuoco un’immagine o a guidare, anche se continua ad avere la visione indistinta. E’ quindi una malattia debilitante che va a incidere pesantemente sulla vita del paziente.
Proprio per il fatto che allo stato attuale non esistono cure per la maculopatia secca l’intervento messo a punto in America genera legittime speranze in chi ne è affetto. Si tratta per ora del primo intervento. Bisognerà vedere la riuscita, farne degli altri e attendere i risultati. Ma se dovesse andare a buon fine nel giro di qualche anno potrebbe uscire dalla sperimentazione ed entare nella pratica clinica. Si tratta per ora di una speranza. Ma di una speranza che ha già un piede per terra.