Ieri mattina attorno alle 7 sulla linea 121, che collega Verona ad Illasi, il conducente dell’autobus Atv è stato aggredito da un passeggero che gli ha sferrato un pugno in faccia mentre era seduto al posto di guida ed ha continuato con altri colpi senza che l’autista potesse difendersi. Ad un primo esame pare che la vittima, che è stata portata subito in ospedale, abbia subito la frattura del naso e una ferita al labbro. 

Il delinquente era stato invitato a indossare la mascherina come previsto dalla legge, ma non lo aveva fatto e per questo era stato redarguito dal dipendente dell’Atv. Per tutta risposta l’africano ha dato un calcio alla porta del bus ed è stato nuovamente rimproverato. Dopodiché per vendicarsi s’è avvicinato al posto di guida mentre il mezzo era già fuori Verona in direzione di Illasi ed ha aggredito il conducente.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti, è stato arrestato poco dopo dai Carabinieri.

l’Ugl, tramite il suo rappresentante sindacale di categoria Salvatore Calabrò, ha definito «inaccettabile un episodio così violento ai danni di un operatore del trasporto pubblico locale, ‘colpevole’ solo di aver svolto il proprio lavoro. Abbiamo inviato lo scorso 15 giugno ad Atv una relazione sulla sicurezza dei conducenti, sulla necessità di isolare il posto di guida dal resto del mezzo e sull’importanza che sui bus ci sia un sistema di controllo visivo da remoto, sottolineando che queste misure sono di fondamentale importanza per la sicurezza del personale, che troppo spesso è preso di mira dai violenti» Calabrò invita quindi l’Azienda «a chiudere subito tutti i posti di guida onde evitare che gli episodi violenti continuino e arrechino ulteriori danni fisici ai lavoratori». 

Le Segreterie Provinciali Filt-Cgil, Uiltrasporti, Slm-Fast e Ugl-Fna hanno manifestato solidarietà al collega.

“Il fenomeno dilagante delle aggressioni al personale viaggiante di ATV (autisti, controllori e verificatori), sia fisiche che verbali, – recita il comunicato sindacale- è stato sollevato dalle Organizzazioni Sindacali qualche anno fa e, senza soluzione di continuità, è stato allarmato in Sede Aziendale ed in Sede Prefettizia.”  I sindacati esprimono apprezzamento nei confronti del Prefetto che ha sensibilizzato le Forze dell’Ordine per una fattiva collaborazione con il Servizio di Trasporto Pubblico. Criticano invece l’azienda che non ha mantenuto le promesse per garantire la sicurezza del personale viaggiante. “Mancanza di controlli, dovuti alla carenza ormai cronica di personale- continua il comunicato sindacale-  e la ritrosia a fare investimenti in questo campo da parte di ATV, ci porta a questi episodi, infatti per risolvere in modo definitivo la faccenda c’è un solo modo: cabine di guida chiuse”.