(Di Gianni Schicchi) Proseguono gli appuntamenti di Contemporanea 22, la rassegna promossa da I Virtuosi Italiani nella chiesa di San Pietro in Monastero di via Garibaldi. Venerdì 16 settembre (sempre alle ore 20) sarà la volta dell’omaggio al grande compositore e direttore d’orchestra polacco Krzysztof Penderecki, con cui I Virtuosi Italiani hanno a lungo collaborato, a cui sono state consegnate nel 2008 le chiavi della città di Verona. Il programma prevede, oltre al suo quintetto d’archi intitolato “Foglie di un diario mai scritto” e a “Cadenza” per sola viola, composizioni in prima esecuzione assoluta di Armando Franceschini e Paolo Ugoletti, oltre al quartetto “Federico II” di Giovanni Sollima e un omaggio all’Ucraina con l’esecuzione di “Sanish Dance” di Myrosław Skoryk, compositore ucraino tra i più apprezzati ed eseguiti.

La rassegna si completerà con due appuntamenti dedicati a Pier Paolo Pasolini, in occasione del centenario dalla nascita.

Domenica 18 settembre, un viaggio nella sua poesia e nel suo percorso interiore ed artistico, dove la lettura di suoi versi da parte dell’attore Fabio Zulli si intreccerà con musica eseguita dal soprano Laura Catrani e dalla pianista Maria Grazia Bellocchio. I versi scelti delineano un intero arco biografico e psicologico del Poeta. La musica si intreccia in mille modi a tali letture. Tre Interludi pianistici di Alessandro Solbiati, contrappuntano alcuni versi, mentre tre brani composti sempre da Solbiati per l’occasione (costituiranno i movimenti di Sonata terza per pianoforte), segnalano la successione delle varie Parti, interpretandone il clima espressivo. Alla voce sono poi affidati due “amori musicali” di Pasolini: taluni canti popolari friulani, a voce sola o con riverberazioni del pianoforte, e due brani di J.S. Bach, l’aria Erbarme dich, dalla Matthäus-Passion, e una rivisitazione della Sarabanda della V Suite per violoncello solo. È fondamentale sottolineare che vi è un’evidente intenzione scenica: la voce recitante maschile è Pasolini stesso che si racconta e la voce cantante femminile incarna la Madre e la Madre Terra friulana.

Mercoledì 21 settembre Contemporanea 22 si concluderà con “Un frammento di canto d’amore” di Sandro Cappelletto, che sarà il protagonista, come voce narrante, assieme al giovane e talentuoso violinista Leonardo Priori alle prese con musiche di J. S. Bach. Pier Paolo Pasolini aveva studiato da ragazzo, il violino, durante gli anni ultimi e più tremendi della Seconda guerra mondiale quando la famiglia era sfollata a Casarsa, un piccolo paese del Friuli. Le lezioni si concentrano sulla musica di Bach, in particolare sulle Sonate e partite per violino solo.  Lezione dopo lezione Bach diventa in quei mesi, come ricorderà Pasolini in una lettera, “un edificio saldissimo della mia vita”.   È soprattutto la prima Sonata ad appassionarlo e il suo terzo movimento, il Siciliano. Quando poi girerà il suo primo film, Accattone, sceglierà ancora Bach per raccontare la disperazione e i sogni dei più umili. “Perché la sua musica è capace di riscattare anche la più degradata miseria, i più miserabili personaggi”.

La XXIII Stagione Concertistica de I Virtuosi Italiani, proseguirà con la programmazione autunnale, dal 2 ottobre il concerto “Alla Zingarese” con I Virtuosi Italiani e Josef Mossali al pianoforte (recupero del concerto del 24 aprile posticipato a causa del Covid al Teatro Ristori). Anche quest’ anno si rinnova la convenzione con diversi Istituti scolastici della città e della Provincia, che offre ai ragazzi la possibilità di partecipare alle prove di preparazione dell’orchestra e dei suoi artisti ospiti, nonché di godere, insieme alle famiglie e al corpo docente, dei concerti a tariffe agevolate.