Sarà anche stato sfortunato l’Hellas con i due pali colpiti, ma l’unica cosa che conta è il risultato. Che è l’ennesima sconfitta, una dietro l’altra. Aveva anche cominciato bene il Verona, e facendo superiorità territoriale. Questo per una ventina di minuti. Poi, la prima volta che la Salernitana s’affaccia nell’area gialloblu, segna il gol dell’1-0. Botta mortale. Da allora la squadra cerca di pareggiare, ma lo fa in maniera disorganica, senza un gioco  definito. Poi, dopo una decina di minuti dalla ripresa arriva la speranza con il pareggio di De Paoli che raccoglie di testa un cross del bravo Doig. Il morale risale, arrivano anche i cambi per dare freschezza alla squadra. Ma tutto avviene in una grande confusione, per tentativi, con l’inserimento di giocatori giovani, che saranno anche bravi, ma che non sono abituati a giocare assieme. O se anche lo fanno negli allenamenti, non costituiscono quel tutt’uno che è necessario per fare una squadra. E così, finché in Verona pare deciso a vincere la partita, a due minuti dalla fine dei 5 minuti di recupero, caratterizzati anche ad un’invasione di campo e da un espulsione per parte, arriva il gol della sconfitta dopo l’ennesimo errore della difesa. Risultato finale 2-1 e l’Hellas che sprofonda nel fondo classifica.

Così non va. Se la società non prende provvedimenti si va di filato in serie B. Garantito al limone. Cioffi c’ha provato e riprovato, ma evidentemente non è riuscito a creare un gioco e una squadra. Addirittura sembra che siano stati fatti dei passi indietro. A vederlo giocare il Verona sembra una squadra raccogliticcia, senza una sua identità e soprattutto senza la capacità di fare risultato. E se non è in grado di farlo con le dirette concorrenti per la salvezza….L’impressione è che il tempo sia scaduto.