65.925 contagiati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 15.089. 80 i morti. Dati del ministero della Salute. Tasso di positività al 19,8%. 

Eravamo stati facili profeti quando dicevamo che con la riapertura delle scuole i contagi sarebbero schizzati in su. E così siamo passati dai 15.000 casi al giorno di Covid-19 di metà settembre agli oltre 40.000 di questi giorni. E ci sono più di 5.000 malati in ospedale nei reparti ordinari. Incide sull’aumento della circolazione del virus anche l’abolizione dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici.
Certamente i casi che si stanno manifestando in questo periodo sono per lo più di una gravità limitata rispetto a quelli delle prime ondate. La varianti che hanno reso il Covid più contagioso lo hanno anche reso meno pericoloso. La malattia che sviluppa è generalmente assimilabile ad una banale influenza. Tuttavia ci sono sempre i casi sfortunati, soprattutto nelle persone deboli, anziane o immuno-depresse, che finiscono in ospedale, se non in rianimazione e purtroppo anche in cimitero. Si potrà discutere ancora sulla classificazione dei morti da Covid o con Covid. Fatto sta che sono sempre troppi. Il che ci deve sconsigliare di abbassare la guardia soprattutto per quel che riguarda i comportamenti quotidiani. Col ritorno alla normalità, per esempio, la gente ha ricominciato a salutarsi con la stretta di mano. Ecco, che bisogno c’è? Perché, visto che c’eravamo abituati, non continuare facendo semplicemente un cenno, senza il contatto? Che cosa cambia?