Dopo il rinnovo degli abbonamenti e la vendita di quelli nuovi, domani pomeriggio, martedì 18 ottobre alle 15.30, inizia al Teatro Nuovo e a Box Office la vendita dei biglietti per gli otto spettacoli della rassegna Il Grande Teatro 2022-23, organizzata dal Comune di Verona con la collaborazione del Teatro Stabile di Verona – Centro di Produzione Teatrale. Alla stessa ora inizierà la vendita online sui siti www.boxol.it/boxofficelive e www.boxofficelive.it. Per agevolare l’accesso a entrambe le biglietterie saranno distribuiti, a partire dalle 14.30, biglietti numerati che attesteranno l’ordine di arrivo.

Con la riproposta di un cartellone di otto spettacoli, il Grande Teatro dopo il Covid torna alla normalità di sempre, per ravvivare gli autunni e gli inverni degli appassionati di teatro che da oltre trent’anni onorano con la loro presenza questa fortunata rassegna. Quest’anno il calendario è particolarmente ricco per le opere proposte, per le presenze degli attori e per i registi che firmano le messinscene. A detta di molti veterani della rassegna l’edizione 2022-23 sotto il profilo artistico è una delle più valide di questi 36 anni, tanto che tutti gli otto spettacoli si preannunciano molto gettonati.

Il cartellone va da Mine vaganti di Ferzan Özpetek (che firma la messinscena teatrale del suo omonimo capolavoro cinematografico) a Il Nodo, pluripremiato dramma statunitense del 2012 sul bullismo nella scuola, con interpreti Ambra Angiolini e Arianna Scommegna. Si prosegue poi con La vita davanti a sé con Silvio Orlando, ambientata nel quartiere multietnico di Belleville a Parigi in cui si ricorda a tutti che “bisogna voler bene”, al Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, che vede in scena ben 14 attori.

Anna Foglietta e Paola Minaccioni in L’Attesa
Mine Vaganti. In alto Angiolini e Scommegna, Il Nodo

Ancora in crescendo la seconda parte della rassegna, dall’Omaggio a Pasolini nel centenario della nascita con Luigi Lo Cascio e con la regia di Marco Tullio Giordana a La valigia con Giuseppe Battiston, dove la valigia stessa assurge a metafora della condizione umana e della sua diaspora. E ancora: L’attesa, del veronese Remo Binosi scomparso nel 2002, un dramma raffinatissimo di ambientazione settecentesca, in cui le due protagoniste Anna Foglietta e Paola Minaccioni (la contessina e la serva) sono entrambe incinte, e per finire Così è (se vi pare) di Pirandello con Eros Pagni.

Non capita molto spesso di vedere tutti insieme in un cartellone otto spettacoli di così alto livello, sia per ragioni produttive che per i meccanismi di programmazione e di distribuzione. Quest’anno a Verona c’è questa opportunità, una circostanza che ha qualcosa di magico ed è di buon auspicio per la stagione. Dopo la prima giornata di apertura, la vendita dei biglietti proseguirà con questi orari: al Nuovo dal lunedì al sabato 15.30-19.30, a Box Office dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 15.30-19, e il sabato 9.30-12.30.

Come nelle precedenti edizioni sono disponibili biglietti speciali per spettatori con disabilità o invalidità e gli accompagnatori (prenotazioni via email a biglietteria@teatrostabileverona.it). Previsti anche biglietti per studenti universitari, dottorandi e ricercatori di istituti del Veneto nell’ambito del progetto Esu a teatro che sarà annunciato nei dettagli nei prossimi giorni.