E’ stata la moglie del sub di 57 anni, intorno alle 21:00 di questa sera a contattare la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda alla quale riferiva di non vedere riemergere il proprio congiunto ormai in acqua da diverse ore.

Lo stesso, da quanto appreso, si era immerso con le bombole e con attrezzature professionali per immersioni di alta profondità, che possono durare anche diverse ore.

Immediato l’invio sul posto dell’Unità navale di soccorso GC A58 della Guardia Costiera di Salò, la cui Sala Operativa, richiedeva contestualmente al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Milano.

Inoltre, la Guardia Costiera, nel richiedere alla Sala Operativa del 118 di Bergamo l’intervento di un’autoambulanza sul posto, riceveva da quest’ultima la disponibilità a poter impiegare due sommozzatori del Nucleo Volontari di Treviglio, esperti in soccorso tecnico fluviale e lacustre, tramite l’impiego di un elicottero del 118 che sarebbe decollato da Como e li avrebbe trasportati su Limone per la ricerca di profondità.

Questi ultimi, giunti sul posto si sono immersi ed hanno rinvenuto il sub su un fondale di circa 8 metri.

Recuperato e trasportato sulla vicina spiaggia, veniva constatato il decesso, probabilmente avvenuto per un malore durante le fasi di risalita dall’immersione di profondità.

Presenti sul posto, anche i Carabinieri di Limone, che hanno informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Brescia, che ha disposto di liberare la salma per la restituzione alla famiglia.

Impiegati nelle ricerche anche un’unità navale dei Vigili del Fuoco di Bardolino, che avrebbe dato assistenza ai sommozzatori dei VVF provenienti da Milano, mentre, dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, erano già stati allertati anche i Volontari del Garda per le eventuali ricerche di profondità.