Ieri Tommasi ha mantenuto fede al ‘voto laico’ che fece in campagna elettorale: se vengo eletto faccio in bici la salita dello Stelvio, una montagna simbolo del ciclismo. Alla mattina è partito da Prato allo Stelvio, ha inforcato la bicicletta da corsa e in poco meno di 3 ore ha percorso i 25 chilometri della salita tutta a tornanti senza fermarsi. Un vero atleta!
“E’ anche un modo per ricordare Gianni Mura”, ha detto Tommasi prima della partenza, ricordando il giornalista scomparso nel 2020 con il quale aveva un legame speciale. La ‘scalata’ di Tommasi non è stata una ‘solitaria’. E’ partito con un gruppo di 15, con i fratelli Alfonso e Samuele, l’assessore al Terzo settore, Italo Sandrini, l’ex sindaco di Negrar Alberto Mion, il presidente del consiglio comunale di Trento, Paolo Piccoli, e il consigliere trentino, Walter Lenzi. Al gruppo si è unito anche Gianni Amaini, 82 anni (un fenomeno!), ex assessore della giunta Gozzi negli anni ’80.
” E’ sempre un’emozione salire quassù, sulla Cima Coppi, dopo averlo promesso per l’elezione. In verità – ha precisato Tommasi – avevo detto che l’avrei fatto anche se non fossi diventato sindaco, a maggior ragione”. “Il ciclismo – ha aggiunto – è uno sport che mi ha tanto appassionato e che negli ultimi anni avevo un po’ abbandonato, è stato bello tornare in sella accompagnato da tanti amici e soprattutto con uno sforzo che mi ha permesso di pensare e di metterci la testa più delle gambe”.