Presentata in Municipio la 20^ edizione del Tocatì dall’assessora alla Cultura e dal presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo . La manifestazione festeggia i vent’anni con un ricco calendario di eventi, un’edizione dal forte carattere internazionale e incentrata come sempre sui giochi di strada, vera anima del Tocatì che si snoderà per le piazze e le vie del centro storico dal 15 al 18 settembre.

“Da 20 anni il Tocatì porta in città la tradizione dei giochi – ha detto l’assessora -. E lo fa con un patrimonio vivente, fatto dei tantissimi cittadini che giocano ma anche dei volontari, delle istituzioni, enti e associazioni che rendono possibile questo successo. Un binomio, quello tra Unesco e patrimonio immateriale, che trova sintesi nella candidatura come buona pratica di salvaguardia del patrimonio immateriale. Ci prepariamo quindi ad accogliere una quattro giorni di gioco, divertimento ma anche riflessioni e approfondimenti. Ringrazio  tutti i servizi comunali per l’impegno profuso, un evento di tale dimensione richiede molta preparazione e la collaborazione di tutti”.

Accanto alla manifestazione, che occuperà 220 persone e una quarantina di associazioni, vi saranno degli approfondimenti su temi culturali e sociali, con eventi diffusi sul tutto il centro cittadino e non solo. Particolare attenzione è puntata anche sulla candidatura del Tocatì al registro delle pratiche Unesco, il cui iter sta entrando nel rush finale.

Il presidente AGA Avigo ha sottolineato le peculiarità della 20^ edizione. “Sarà un festival dal forte accento internazionale, realizzato grazie al sostegno di tutta comunità veronese e in primis dal Comune. In programma un simposio Unesco che vedrà circa 30 delegati da varie parti di Europa a sostegno della candidatura del Tocatì all’iscrizione nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia dell’Unesco, e l’Assemblea dell’Associazione Europea per rafforzare la volontà di salvaguardare il gioco dello sport tradizionale in Europa. Non mancheranno le riflessione e i focus su temi sociali, tra questi l’integrazione e la parità di genere”.