Ieri sera al Db Hotel di Caselle di Sommacampagna, il candidato di Forza Italia alla Camera dei Deputati Flavio Tosi ha incontrato il mondo veronese delle imprese e delle professioni. In sala un centinaio di persone tra cui il presidente di Confcommercio e dell’aeroporto Catullo Paolo Arena, di Confesercenti Paolo Bissoli, della Corporazione degli Esercenti Tiziano Miglioranzi, di Confagricoltura Alberto de Togni, della Cia Andrea Lavagnoli, di Confartigianato Roberto Iraci Sareri, di Casartigiani Andrea Prando, di Api Renato Della Bella e i direttori di Coldiretti Giuseppe Ruffini e di Ance Alberto Sandri.   

Presenti anche il mondo del vino con i Consorzi di Tutela ed alcune grandi cantine, del marmo e quello degli autotrasportatori con Alessio Sorio di Fai e il capo del settore logistica di Confindustria Giacomo Corsi. E il presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina e quello di Anaci Michele Ischia. Per gli ordini professionali: ingegneri, architetti, geometri, avvocati e commercialisti.

Tosi si è confrontato sulle questioni da affrontare nella prossima legislatura, dal contrasto del caro-bollette all’abbassamento della pressione fiscale e del costo del lavoro, fino alla sburocratizzazione.

“Verona – ha detto Tosi – da trent’anni a questa parte è trascurata dallo Stato, gli ultimi veri finanziamenti per grandi opere pubbliche risalgono ai Mondiali del ’90 (anche il fondo per il Filobus è di quegli anni). Bisognerà lavorare tutti insieme agli altri parlamentari, al di là del colore politico, per invertire la tendenza”. Sulla crisi energetica: “L’Europa deve fare la sua parte, l’Italia rappresenta un sesto del bilancio europeo e con Francia, Germania e Spagna l’80 per cento. Ma anche il Governo Draghi, che pure ho sempre sostenuto, in questi ultimi mesi sul caro-energia è stato deludente. Se non vogliamo che le aziende chiudano e le famiglie vadano in rovina, è necessario un decreto con scostamento di bilancio e in bolletta va sganciato il prezzo del gas da quello dell’energia, altrimenti tutte le multiutility continueranno a fare margini immorali sulla pelle di imprese e famiglie”.