Sabato scorso ci ha lasciati il Professore Emerito Gian Franco Pistolesi, grande Maestro della Radiologia veronese, italiana ed europea. Era nato a Gorizia 94 anni fa. Dopo essere andato in pensione aveva continuato a lavorare nel privato, collaborando con quella che fu la clinica ‘Villa Lieta’ e con l’Ospedale Pederzoli di Peschiera. S’era infine ritirato nella sua Grado, dov’è morto di vecchiaia e purtroppo con gli ultimi anni della sua vita funestati da una grave forma di Alzheimer.

Pistolesi, oltre che un’autorità di livello mondiale nella radiologia, è stato uno dei grandi medici che hanno costruito l’Università di Verona facendone un’eccellenza per molte branche della medicina, fondando di fatto la Facoltà di Medicina e la Scuola di Specializzazione in Radiologia che ha formato generazioni di radiologi di grandissima qualità, cui ha saputo trasferire il suo sapere. Nel suo reparto venne installata una delle prime TAC in Italia a metà degli anni ’70.

Quand’era direttore di Radiologia in Borgo Roma non aveva orari. E siccome di giorno lavorava con i pazienti, gli studenti che dovevano fare l’esame della sua materia dovevano andare a sostenerlo anche di notte. Ed a quelli che volevano frequentare la sua scuola di specializzazione comunicava che l’orario era tutti i giorni per 24 ore al giorno!

Pistolesi è stato un medico di grande personalità. In un momento storico in cui tutto il mondo accademico, la cultura e la politica erano di sinistra lui, forte della sua professionalità, del suo sapere e delle sue idee, non ha mai nascosto di essere di destra. Molto di destra. Al punto che durante qualche lezione, facendo scorrere le slide delle varie radiografie, ci buttava dentro una foto “del Duce”. Una volta, durante un esame, per aiutare uno studente che non riusciva a dedurre la patologia da una lastra, disse che ne era stato affetto anche un illustrissimo personaggio politico. Il ragazzo sparò “Nixon?”. “ No – rispose Pistolesi- quello era illustre. Io ho detto ‘illustrissimo’ perché mi riferivo a Franco -il caudillo spagnolo ndr- che era affetto dal morbo di Crhon”. Da giovane aveva aderito alla Repubblica Sociale e non aveva mai rinnegato quella scelta. Molto serio nel suo lavoro Pistolesi amava scherzare ed era, come tutti i grandi, un uomo  libero e controcorrente. Un altro maestro se n’è andato.